Foie Gras

Foie Gras

Riscrittura di Perfect con concentrazione spasmodica di tutta la materia lì trattata mettendo in maggior evidenza tutti i mali della ricchezza. Un giovane infelice vince un mucchio di soldi ma nemmeno con questi può esser felice. Tanto più in un tempo in cui avere soldi è averli nel momento sbagliatissimo. La ricchezza tanto più oggi è male perché 1) consuma la Terra 2) consuma gli altri esseri umani 3)  consuma le relazioni sociali.

Ecco un esempio della riscrittura di Perfect nell’inizio:

Prima volta giocava. Giocato ‘sì tanto per fare. Tot desperatio tot noia. Vinto. Ah. Quaranta milioni d’euro. Molti soldi nel ***. Gli sportivi più pagati ne guadagnano in quattr’anni. Gl’attori ancora qualcuno ad Hollywood in quattro film superprodotti. In centro con quaranta milioni d’euro ci si comprano nel *** quarant’appartamenti in palazzi storici. Centocinquanta duecento metri ad appartamento ed appartamenti restaurati finiti. Sette otto chilometri quadrati di centro storico. Ci si comprano. Di spider Mercedes auto sportive potenti di lusso con quaranta milioni a quarantamila euro l’una – mille. ‘Na fila in tangenziale di cinque chilometri di spider Mercedes nuovi di zecca assiepati uno dietro l’altro. Vittorio e fidanzato e laureato e genitori e nonni vivi. Il sogno suo per lunghe stagioni – suicidarsi. A venticinqu’anni però l’ha smesso. Suicidarsi non vale. Cioè per Vittorio fosse per lui si suiciderebbe subito – gl’uomini la maggior parte son de’ mediocri insulsi e bolle d’aria e gl’altri de’ maniaci fissati io per questo non sono un uomo e se non posso non esserlo io non ci sto con mediocri e fissati! – solo che il percorso compiuto di giovane e non particolarmente dotato studioso gl’ha fatto concludere che no suicidarsi non vale. Suicidarsi è un atto scorretto gl’ha fatto concludere. Filosoficamente. Matematicamente. C’è però arrivato alla fine a negare il suicidio filosoficamente matematicamente Vittorio. Prima la negazione gl’è venuta tramite l’esperienza ed è stato raggiungere un luogo che si credeva deserto e pulito e che s’è scoperto pieno zeppo di gente chiassosa gente accalcata intorno a chioschi con lattine e porchette porchette lerce lattine costose porchette e lattine servite da degl’ignoranti. L’esperienza. Cioè la lettura condotta qua e là dove capita capita delle schematiche parziali biografie d’artisti e pensatori. Gl’antichi non si suicidavano e nelle loro opere non dilaniavano il mondo. I moderni si suicidano e nelle loro opere dilaniano il mondo. Ma è da un pezzo da secoli ci sono ‘sti moderni. E il loro suicidarsi e dilaniare ch’a ‘sto punto conoscono tutti casalinghe comprese non è servito ad altro ch’a caratterizzare un periodo culturale. Kultur. Kultur. Come le madonne o i cristi l’epoche medievali e rinascimentali e gl’atleti o i cocchieri l’epoca greca classica. Non è stata quella del suicidio ‘na soluzione finale un punto di non ritorno. Anche se ci si dev’essere andati molto vicino viste le condizioni dell’arte e della cultura nel *** – in pratica non c’è nient’altro oggi ch’un museo un museo sterminato che conserva acritico tutto. Continuando la storia dal momento che continua la storia umana suicidarsi non vale. Per quel che poteva valere suicidarsi ha forse valso un tempo quando costituiva una qualche novità. Dal secondo tempo del Novecento dal rock in poi il suicidio per come si dice sgomento esistenziale è divenuto borghese completo completo e stereotipo e moda. L’individuo che buondì nel *** si suicida non si distingue manco più qual individuo ma rientra in un’innocua vasta consona anche categoria. Un tipo un numero un sondaggio un. Il rock l’ha inflazionato per sempre il suicidio Vittorio scopre. Il rock è – fu, anni ‘60 ‘70 ‘80 ‘90 – ‘na cosa del popolo. E diffuse a suo modo nel popolo il suicidio per come si dice sgomento esistenziale. E non c’è altro che il popolo Vittorio si domanda. Fu il rock perché adesso mentre inevitabilmente inevitabilità antropologica continua la musica popolare all’interno di questa non ha più più niente da dire il rock dopo ch’ha interpretato anche quel dramma della cultura non pop costituito dal suicidio. Dramma valevole a ‘mo di traguardo ultimo di zenit dopo un lungo arzigogolato percorso. Traguardo ch’adesso Vittorio si ritrova forte un poco de’ propri studi a contestare dover contestare suo malgrado malgrado il suo proprio carattere il.

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